Yo soy Betty, la fea



No, avete capito male, qui non si parla di Ugly Betty, la versione americanizzante, il remake cool e griffato prodotto da Salma Hayek... qui si parla dell'originale, del buffo, trash, improbabile, divertente, surreale Yo soy Betty, la fea, telenovela colombiana nata nel 1999, in Italia passata su diverse emittenti regionali con grande successo.

La trama: una giovane donna molto intelligente, Beatrice Aurora Pinzon Solano, soprannominata dagli amici di quartiere "la cozza" per la sua scarsa avvenenza, trova lavoro come segretaria del presidente presso l'azienda di moda "Ecomoda". Qui incontra le sue nuove migliori amiche e si innamora del presidente dell'azienda Armando Mendoza, futuro sposo di Marcella Valencia e incallito dongiovanni. Tra gli altri personaggi Nicola Mora, amico d'infanzia di Betty e poco attraente come lei; il famoso stilista gay Hugo Lombardi, che non perde occasione di sottolineare la poca avvenenza di Betty e delle sue amiche; Giulia e Hermes, genitori di Betty, protettivi e amorevoli; Patrizia Fernandez, arrogante, viziata, sempre all'ultima moda e con perenni problemi economici.

Confesso cha all'inizio vedevo la serie con occhio sbilenco e distratto, avevo l'impressione che il mondo che ha prodotto quella serie era troppo distante dal nostro... persino un prodotto come Vivere o CentoVetrine o mi sembrava produttivamente e narrativamente più appagante.
Ebbene, mi sbagliavo. Superato lo scoglio della fotografia slavata, della recitazione caricata, delle acconciature e dei vestiti retrò, delle due sole location utilizzate, il prodotto si lascia guardare con piacere: Betty, la Fea è divertente, è facile affezionarsi ai personaggi e, cosa più importante, si tifa per loro! Alla fine la storia è sempre quella della "rivincita della racchia", o del brutto anatroccolo, che dopo una vita di umiliazioni, lacrime e sofferenze si ritrova splendido cigno, con principe azzurro annesso e rivincita sociale di contorno. I perfidi e belli vengono battuti e i racchi buoni vincono.
Con una nota stonata però: alla fine Betty, sotto la guida della sua amica Caterina Hangel, impara a valorizzare la sua bellezza, e diventa quello che veramente è, cioè l'attrice Ana Maria Orozco, un gran bel pezzo di figliola che per 169 episodi ha martirizzato la sua bellezza al servizio di improbabili acconciature, abiti orrendi, apparecchio ai denti, occhialoni da talpa e movenze goffe. Ecco, secondo me la serie ne avrebbe guadagnato enormemente se Betty fosse rimasta la sfigatella racchia delle prime puntate e non la bella donna che abbiamo visto nelle ultime. Penso che l'effetto immedesimazione che ha fatto guadagnare tanti consensi alla serie e che è sempre stato il suo punto di forza all'ultimo lasci il posto alla sensazione che Betty non è "una di noi", con i nostri stessi problemi, e che alla fine la storia sia una solita, classica, anche un po' banale e scontata, favoletta conciliante ma lontana dalla realtà.

Nonostante questo, c'è da notare come il presidente della Ecomoda inizi ad innamorarsi di Betty quando ancora è la Betty che conosciamo, prima della trasformazione in cigno, per cui un colpo al cerchio, uno alla botte, la serie è salva, le spettatrici contente, il successo conservato. Un successo più che meritato e che ha portato la serie a vincere numerosi riconoscimenti e ad essere adattata in altri paesi (Messico, India, Israele, Germania, Grecia, Olanda, Spagna, Stati Uniti).

TeleRoma56 sta passando le repliche, tutti i giorni alle 18 con delle minimaratone di due episodi alla volta la Domenica.

E con questo post, mi sono decisamente sputtanato :)

La sigla:

Commenti

  1. SI è VERO... Ti sei sputtanato!!!! :D
    Ho appena letto di Ponyo (e ci può stare con la tua passione per i film orientali) e delle altre pellicole giapponesi, del commodore 64 e qui nella sezione Vintage cosa trovo? Betty la fea! :D
    Non mentire... è divertente, ironico... ma è a tutti gli effetti una di quelle soap opera che guardano le nonne in pensione! :) Non pensavo esistesse al mondo un uomo capace di guardare Betty la fea!!!!
    A parte gli scherzi.. io lo conosco perchè una mia amica era appassionatissima, registrava tutte le puntate e si vedeva anche quelle in spagnolo. Anche io ho visto qualche puntata e devo dire che non è male, anche se ho sempre aborrito questo genere di soap da reti tipo telecapri :)
    Ma come dico sempre io.. tutto sta nell'iniziare a vedere questo genere di cose. Quando inizi ti prendono e non ti stacchi più! Se scrivessi io la lista dei telefilm strappalacrime che seguo mi vieteresti l'ingresso in questo blog (o forse in tutto il web, se ne fossi capace! :P )

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  2. Adesso sono curioso, che telefilm strappalacrime vedi?
    Comunque non sono mai stato snob nei confronti di determinati prodotto se prima non li vedevo, e Betty è una favoletta innocua, divertente... certo la realizzazione non è il massimo e ha mille difetti, ma ha sceneggiature frizzanti e alla fine si segue con piacere.
    Decisamente sputtanato!!

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