Sandman, ovvero Lucifero su una sdraio ammira il tramonto
Sono un fan di Sandman da quando uscivano, nel lontano 1994, editi dalla Comic Art, agili albetti a 1500 lire con su scritto "fumetto dark". Non ebbero molto successo, Sandman sparì nel limbo per essere poi ripescato dal Corvo Presenta, divenuto poi Vertigo presenta, insomma dalla sempre lodata (da me, per tutti i fumetti e gli autori che mi ha fatto conoscere) Magic Press. Poi sono usciti i volumi monografici, e per la prima volta ho potuto farmi un'idea del corpus narrativo magistrale imbastito da Neil Gaiman.
Adesso, per chi non lo sapesse, Sandman sta riuscendo in edicola, edito dalla Planeta De Agostini, che sta ristampando la serie dal primo numero a €4.95.
Se non conoscete Sandman è un buon motivo per cominciare. Per rimanere in ambito Vertigo, la Planeta sta ristampando anche quel capolavoro di Preacher e le storie di quel bastardo di John Constantine, ovvero Hellblazer (di cui torneremo a parlare).
Ma torniamo a Sandman: lirico, poetico, appassionante, Gaiman infonde tutta la sua poetica nelle pagine dell'opera, e quello che ne emerge è un atto di amore verso tutta l'esistenza, una pietas oscura e umana che contagia il lettore nel seguire la storia del Signore dei Sogni e della sua bizzarra famiglia di Eterni: Desiderio, Delirio, Disperazione, Destino, Morte e, appunto, Sogno.
Gaiman prediligie una narrazione a volte frammentata a volte epica... si susseguono brevi racconti o lunghe saghe, si attraversano i periodi storici, le epoche e le dimensioni, si freme per la sorte degli umani che hanno a che fare con creature umorali, si rivisitano dei e mitologie, si incontrano personaggi storici realmente esistiti; il mood dell'opera la danno i dialoghi perfetti dell'autore e i disegni degli artisti coinvolti, per non parlare delle copertine del mai troppo lodato Dave McKean.
Gaiman a volte racconta favole dolci e bellissime, altre volte dolorose e terribili, ma sono sempre storie che vale la pena leggere, anche se a volte la sensazione che danno è quella di una piovosa mattina autunnale. Sandman non è un fumetto semplice, che si legge per svago in pochi minuti e poi si dimentica, Sandman è un'opera complessa e stratificata, che richiede tempo, concentrazione e dedizione. Voi dedicategli attenzione, e lui vi ripagherà con generosità.
Da comprare, da leggere, da gustare fino in fondo, e poi da rileggere ancora...
Per concludere voglio citarvi uno dei miei dialoghi preferiti: si trova alla fine di un volume intitolato La Stagione delle Nebbie. In questo volume Lucifero ha appena abbandonato l’Inferno, il Signore dei Sogni gli ha strappato le ali. L'Angelo caduto se ne sta in riva al mare, l’aspetto di un giovanotto, con cicatrici sulla schiena, stravaccato su una sdraio. Arriva un vecchio, zoppicando, reggendosi su un bastone, e si avvicina a Lucifero.
“Ci siamo già visti, amico. Sulla spiaggia. Si dorme all’aperto, eh?”
“Già, direi di si”.
“Bè, ci sono posti peggiori. Di giorno fa un po’ caldo, ma basta andare a fare un tuffo per tornare nuovo. Di giorno vengo qui spesso. Le spiagge sono fatte per i giovani…sai, tutti a guardare quelle pollastre con quasi niente addosso! Ti dico una cosa, amico. Se vent’anni fa una ragazza si fosse fatta il bagno in topless, noi l’avremmo disprezzata”.
“Davvero? Vai avanti”.
“Io vengo qui la sera a guardare il tramonto. E’ stupendo stasera, no?”.
“Direi proprio di si”.
“Voi giovani non avete idea…io venivo quaggiù, con mia moglie e i gemelli. Darren morì in Vietnam. Sean i io reagimmo maluccio quando sentimmo il radiogiornale. Lui si schiantò con la macchina, ma solo io ne uscii vivo. Quando fui dimesso dall’ospedale mia moglie e io continuammo a venire qui. Lei si beccò un cancro al seno…insomma…ora sono solo. E vengo ancora qui a guardare il tramonto. Sai, è una meraviglia quasi ogni sera. Ed è ogni volta diverso. Insomma, ho avuto una vita di m***a, non è stata giusta, tutti coloro che ho amato sono morti, e le gambe mi fanno un male cane…ma poi penso: un dio capace di fare tramonti come questo, uno diverso ogni sera…diamine, merita rispetto quel vecchio bastardo, no?
Giusto. Se sei ancora qui domani sera, ci rivedremo”.
“Forse ci sarò”.
“Sei un inglese, vero? A posto. Ne ho conosciuti di inglesi in gamba. Ci vediamo amico”.
Il vecchietto si allontana. Lucifero se ne sta un attimo in silenzio. Poi dice
“Eh, si, devo ammetterlo, ha proprio ragione. Questi tramonti sono la fine del mondo, vecchio bastardo! Soddisfatto?”
Poi si stravacca sulla sdraio.
Non lo sapevo miseriaccia!!! Sandman ristampato...spero di riuscire a recuperarlo!!! Grazie per l' info ^__^
RispondiEliminaIn edicola mi pare di aver visto il numero 14, ma in fumetteria si trovano tutti tranquillamente!
RispondiEliminaIn edicola siamo giusto al 15 ;-)
RispondiEliminaPS: grazie Vagabond del commento sul mio blog, lo sto allestendo e sono un pò ai primordi...eh eh...a presto e complimenti a te!
Gaiman io lo conosco solo attraverso Sandman, di cui La Stagione delle Nebbie è,secondo me, il capitolo più appassionante (bellissima la descrizione dell'Inferno e di Lucifero, con lui che parla sempre in plurale maiestatis). Purtroppo non ho mai letto un'opera letteraria di Gaiman, forse per miei pregiudizi personali verso gli autori di fumetti, ma prima o poi rimedierò leggendo qualcosa di Gaiman e anche di Sclavi. Permettimi solo di citare, per la sua ironia e la sua vitalità(!),la sorellina di Morfeo, Morte: secondo me il personaggio migliore della serie, una spanna sopra anche Sogno.
RispondiEliminaBè, con me sfondi una porta aperta... trovo le due miniserie dedicate a Death veramente ottime sotto molti punti di vista, e la stessa descrizione che Gaiman dà della Morte (umana, molto, troppo, molto più di Sogno) mi ha dato da riflettere come solo le grandi opera hanno saputo fare.
RispondiEliminaGaiman romanziere è ovviamente diverso dal fumettista. Sinceramente ci ho messo un po' per entrare nelle sue parole e nel suo mondo letterario, ma adesso non ne posso fare a meno. Ti consiglio di iniziare da American Gods, e poi magari Coraline e Stardust, due belle favole.