Tornare a leggere il Re
Tornare a leggere Stephen King dopo svariati anni e qualche delusione non è una cosa da poco, è un vero e proprio atto di fiducia, di venerazione, un ritorno nelle lande oscure che mi hanno terrorizzato e affascinato; è tornare a cavalcare in sella ad una bicicletta con un gruppo di amici; è scrutare la realtà e inorridire per quello che c'è dietro; è affrontare vampiri, lupi mannari e lui, It, il più cattivo di tutti.
E' tornare ragazzino in quella libraria scalcinata che aveva i libri del Re impilati in file disordinate, li prendevo, leggevo la trama, ammiravo le copertine ed era sempre troppo difficile scegliere!; è leggere al buio sotto le coperte con una lucetta che distruggeva gli occhi; è aver voglia di finire presto i compiti di scuola per tornare ad immergersi nella lettura; è leggere una pagina al giorno, arrivati alla fine di It, perchè non si ha voglia di finire il libro.
Tutto questo preambolo per dirvi che a Siena, in una splendida libraria di libri antichi, ho trovato la prima edizione di Ossessione, il libro che King scrisse con lo pseudonimo di Richard Bachman e che poi fu ritirato dal mercato per sua volontà. Ovviamente torneremo a parlarne appena finirò di leggerlo.
King. Ho letto poco, di lui. Giusto Shining - che per motivi a parte non sono riuscito a finire e che di conseguenza riprenderò in mano prima o poi -, On Writing e di recente L'Ultimo Cavaliere e La Chiamata dei Tre. Gli devo molto. Credo di aver imparato più con lui che con ogni altro scrittore.
RispondiEliminaComplimenti per il blog, passerò ogni volta che posso. =)
Penso che King sia imprescindibile, non solo per ogni aspirante scrittore, ma - e forse la dico grossa - per un percorso di crescita personale... anche io gli devo molto, e tornare a leggerlo è veramente un'emozione!!
RispondiEliminaGrazie per i complimenti, passerò spesso anche io da te!