Mar nero
A proposito di film italiani, Mar nero di Federico Bondi con Ilaria Occhini, Dorotheea Petre e Corso Salani, è un'opera che va assolutamente vista. In questi giorni caratterizzati da duri fatti di cronaca e polemiche istituzionali, il film va per così dire controcorrente, configurandosi come una vera e propria favola d'integrazione. La storia di questo scontro/incontro tra due donne all'apparenza così diverse ma in realtà molto simili - anche per quanto riguarda gli apparentemente diversi contesti storici, presenti e passati - prelude ad una narrazione sobria ed elegante, venata di dolce malinconia, impreziosita da ottime recitazioni e da una regia che si prende i suoi momenti e regala sequenze preziose ed emozionanti.
La programmazione di Mar nero sta conquistando faticosamente, e meritatamente, i suoi spazi. Ma è un film che merita e va sostenuto, anche se bisogna andare in qualche cinema fuori mano per visionarlo. Il film in programmazione a Roma, Milano, Firenze, Torino e Bologna, adesso sarà anche a Siena (Cinema Nuova Pendola) e a Mantova (Mignon).
Mi risulta che a Roma sia solo al cinema Intrastevere di Vicolo Moroni 3/a.
Due donne vivono insieme, nella stessa casa, alla periferia di Firenze. Gemma è un’anziana da poco rimasta vedova. Angela, la badante, è una giovane rumena da pochissimo in Italia. Entrambe sole, si cercano inconsapevolmente, e, giorno dopo giorno, si schiudono l’una all’altra; Gemma rivede nella vicenda di Angela la sua gioventù nell’Italia del dopoguerra e rivive, attraverso la determinazione della ragazza a mettere da parte i soldi per avere un bambino, la sua vita fatta di sacrifici per far studiare il figlio Enrico. Angela e Gemma, inizialmente così diverse, si scoprono simili e si legano in un rapporto apparentemente idilliaco. Finché non irrompe, violento, un tragico imprevisto: il marito di Angela, rimasto in Romania, scompare. La ragazza vorrebbe partire alla sua ricerca ma Gemma, con l’egoismo tipico della vecchiaia, non vuole rinunciare a lei e ritrovarsi ancora sola. Gemma, però, è anche una donna dal cuore grande e Angela ha saputo risvegliare con la sua voglia di vivere le ultime emozioni che la vita le riserva. Accade così l’imprevedibile: non sarà Angela a restare, ma Gemma a partire con lei. In un’avventura “on the road” fuori tempo massimo, le due donne si ritrovano in Romania, alla foce del Danubio, ognuna alla ricerca della propria verità.
Unico Film Italiano in concorso al Festival di Locarno 2008 (Migliore attrice – Premio Giuria Giovani– Premio Giuria Ecumenica)
Premiato al Festival di Villerupt (Miglior Film – Premio Giuria Giovani)
Festival di Denver (Migliore opera prima)
Festival di Ragusa (Migliore opera prima)
Med Film Festival (Premio Espressione Artistica)
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