High Incident, i poliziotti di Spielberg



Che Steven Spielberg sia da sempre affascinato e sedotto dalla televisione è risaputo. Non solo ha riversato al cinema questa passione, rifacendo alcuni episodi del cult Ai confini della realtà, ma si è anche buttato in prima persona nel piccolo schermo creando gli Animaniacs, pestiferi cartoni animati, ed entrando nelle corsie ospedaliere con “E.R.” (con la complicità di Micheal Crichton), per non parlare di alieni, e allora non si può non ricordare la miniserie Taken, interessante ma piuttosto altalenante.
Con High Incident, creato insieme a Eric Bogosian, Spielberg ci porta nel distretto di El Camino, a Los Angeles, dove un gruppo di poliziotti vive la propria quotidianità.

Come in E.R. è l’aspetto corale che interessa. Le vicende professionali e personali dei poliziotti si intrecciano, tra amori, figli, problemi di coscienza, piccoli spacciatori di droga, prostitute, delitti, furti. Tutto è sottotono, in questa serie, dalla recitazione all’andatura dei personaggi, al modo in cui conducono le indagini, fino alle scene d’azione. Tanto era frenetico E.R., tanto è attento alla drammaturgia del quotidiano questa serie poliziesca, che propone storie all’insegna del non detto, del sottotono, dell’analisi.
Non tutto funziona a meraviglia, il tono “politically correct” emerge prepotente, così come a tratti si avverte un sentore di dolciastro dove andrebbe messa in evidenza una certa ruvidezza. Ma il telefilm riesce comunque ad appassionare, complice anche l’alta professionalità delle persone coinvolte nella realizzazione.

Assolutamente da menzionare la puntata finale della seconda stagione, una rapina in banca tra le migliori mai apparse (e non solo in tv), tesa, splendidamente diretta, sanguinosa, violenta. Due rapinatori sparano all'impazzata e molti poliziotti cadono sotto il fuoco. Non sapremo mai chi sopravvive e chi no...

Due stagioni per un totale di 32 episodi, andati in onda a partire dal 1996 negli Stati Uniti e poi approdate in Italia prima su Sky poi su Rete 4, dove la serie ha sofferto per una programmazione schizofrenica (ma non è una novità). Ancora non si parla di un'eventuale raccolta in cofanetti e sarebbe un peccato lasciare questa bella serie a prendere polvere.
Il poliziesco in tv adesso ha le sue belle rivoluzioni, (24, The Shield, per citare le ultime) ma questo High Incident ha le carte in regola per occupare un posticino nella storia della televisione (e nel cuore dei fan).

Curiosità: Spielberg ha diretto anche alcuni episodi della serie, ma non è mai accreditato nei titoli di coda. Sta all’occhio dei fans riconoscere la mano del maestro.

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