Nasce "L'edicola del boomer", un nuovo podcast per parlare delle cose che piacciono a noi

Quando ho iniziato a pensare che tipo di podcast mi sarebbe piaciuto fare, era un sabato mattina, e come (quasi) tutti i sabati mattina, ero di ritorno dopo aver visitato un'edicola. Un riflesso ormai condizionato, visitare un'edicola, per vedere se erano usciti le riviste o i fumetti che seguo, per tenere d'occhio le novità, per essere magari sorpreso da qualche nuova uscita il cui annuncio avevo perso.

Un po' amareggiato da fatto che in tanti anni di frequentazione di edicole, le ho viste fiorire, diventare qualcosa di più che una semplice rivendita di giornali, le ho viste trasformarsi fino alla crisi profonda di questi ultimi anni che le ha viste decimarsi.

Ho pensato a cosa ha significato per me, e per molti di quelli della mia età, il "luogo edicola". Luogo dove abbiamo sviluppato le nostre passioni, dove le abbiamo alimentate, dove siamo cresciuti, tra il reparto fumetti e quello riviste videogiochi e tv/cinema, con un occhio sempre puntato con vergogna e curiosità verso il nascosto angolo dei porno...

Così pensavo alle mie passioni, a come erano nate e cresciute, e ho trovato la quadra proprio uscendo dall'edicola. Nell'edicola compravamo fumetti, Il Giornalino o Topolino, poi i Bonelli, Dylan Dog in primis, e poi tanti manga - cavolo noi c'eravamo quando sono arrivati i manga in Italia, e parlo di Akira della Glenat, e poi delle riviste Zero e Mangazine, dei Kappa Boys e delle riviste pirata che importavano manga senza licenza, inventando di sana pianta i dialoghi...

Noi c'eravamo quando uscivano le riviste con le musicassette dei videogiochi per Commodore 64, Spectrum, Vic20;

noi c'eravamo quando le edicole vennero invase dalle VHS, dalal collana del grande cinema italiano e americano de L'Unità;

noi c'eravamo quando le edicola vennero invase da libri, e quelli più comprati e letti erano quelli di Stampa Alternativa o quelli a 1000lire.

Non esagero ma cavolo, noi ci siamo fatti una cultura andando in edicola!

Così è nato il podcast, con l'intenzione di unire le mie - le nostre - passioni, spesso veicolate attraverso quel luogo di cui forse oggi si è persa l'identità, ad un mezzo ricco di potenzialità come il podcast.

L'ho già detto, mi diverto un mondo a pensare gli argomenti, a scriverlo e a realizzarlo. Con tutti i limiti e la goffaggine che questo episodio zero ha.

Spero vi divertirete ad ascoltarlo, e se vi va di suggerire un argomento, potete scrivermi a info@sitopreferito.it, o sui social (trovate i link per seguirmi da qualche parte in questo blog).

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